venerdì 14 ottobre 2011

STAVOLTA ABBIAMO FATTO BIS! UNA DUE GIORNI FRA VANITA'S MARKET E UNA SPECIE DI SPAZIO!

Ho aspettato qualche giorno per scrivere questo post perchè volevo un profluvio di immagini, in movimento e non, per catturare la complessità e la leggerezza che convivono nel mettere in piedi un'operazione assolutamente no-profit (semmai collettivamente onerosa) che ha coinvolto tanti artisti (o creativi, o brava gente, chiamateli come volete) venuti da svariate località italiane per dare il loro contributo a creare i due eventi in contemporanea C'ERA UNA VOLTA e ReadyMADE, rispettivamente situati il primo sotto la Galleria 25 Aprile, l'altro nella SPECIE DI SPAZIO di cui ormai ci occupiamo da un anno (qui gli esordi). Ovviamente entrambi a Cremona, e stavolta in collaborazione con l'iniziativa VANITAS' MARKET, ormai alla sua quarta edizione. Non spenderò molte parole per descrivere quanto sia difficile accontentare tutti, godere appieno del tempo e delle risorse a disposizione di chi mette la sua vita al servizio dell'espressività e della creatività, sono abituato da troppo tempo ad accettare che ognuno ha i suoi motivi, opinabili o meno, e che la buona riuscita di un evento non sta nell'accontentare tutti, ma prima di tutto se stessi, e che non è la partecipazione del popolo, sia essa grande e lusinghiera, o discreta e quasi indifferente, a generare l'idea del successo e del fallimento. Solo vorrei ricordare che dietro un pennarello e un foglio da disegno, o alle spalle di una montagna di trucioli di PVC rosa, o nella creazione di un accessorio per indumenti,  c'è una persona che come chiunque altro vive una vita, una vita spesso difficile, corrosa dagli stessi dubbi di chi l'arte la pensa cosa sublime e lontana e spesso pensa strano di noi faccendieri dell'inutile indispensabile. 

C'ERA UNA VOLTA

Il tema: favola + vintage, che ognuno degli artisti (sì, artisti!) coinvolti, ha declinato nel modo che più gli era consono, dallo stile più duro e dark a quello più fumettoso, fino all'estetica tattoo, sui pannelli gentilmente prestati dall'Ufficio Politiche Giovanili di Cremona. Ma c'è anche chi ha disegnato sugli scatoloni, di recente una grande risorsa in questa città, perchè si trova di tutto, e il riciclo è diventata ormai un'opzione doverosa.
Tutti coloro che sono stati coinvolti meriterebbero di essere descritti nel modo opportuno (e di qualcuno di questi trovate abbondanti informazioni su questo sito, se scorrete il blog o cercate sulla colonna delle tags), ma dovrò limitarmi a menzionarli per lasciare spazio alle immagini (non si senta escluso nessuno se qualcuno o qualcosa non comparirà qui, il resto sarà sulla nostra pagina flickr). Pure, ringrazio chi si è aggiunto all'ultimo momento, fregandosene di non essere sul flyer, e naturalmente chi, per malattia, ha dovuto rinunciare.

Ed ecco i fantastici dieci:

Willy Wonka by Marina Brunetti (ma dove saranno finite le altre foto, quelle in cui si vede il mio zampino?)
La principessa sul pisello di Vanessa Anzoni
La gallina dalle uova d'oro di Miss Juliet
Alice Borghi: la favola è donna
Marylin Monroe, Betty Page e Audrey Hepburn nel paese delle meraviglie, di Roberta Sacchi
Florigoli, artista dietro cui si celano Anna Kodama Cigoli e Skeletro379
Il simpatico Pinocchio di  Skeletro379 
Veins, di Totemica
La principessa e il ranocchio (extra-large) secondo Eleonora Eta Liparoti e Greta Xella 
Uno stravolto me e Anna Kodama Cigoli
Quella buffissima di Vanessa Anzoni
Alice Borghi e il suo stuolo di fans
ReadyMADE

Valeria Rossini e i suoi colletti, strane inindossabili idee, un'alchimia che si pensava impossibile e invece è riuscita, fra le sue cose e la plastica, la Barilla che fa-rfalle, il fieno plastico, di Riccardo Bonfadini. Dissimili eppure uniti, sotto lo stesso tetto, su cui poco dico, non voglio dire, lasciando le parole a Valeria, e a Riccardo, nei siti in cui dicono di loro stessi.
Un'avventura che non so dove porta, ma chi mai lo sa.
Scarabei sui colletti di Valeria Rossini



Un mondo di plastica, acrilico e resina per Riccardo Bonfadini
Greta Xella e i colletti di Valeria

Valeria Rossini e Riccardo Bonfadini: un mix
Dettaglio di un colletto di Valeria
In alto, le Farfalle Barilla di Bonfadini, sotto, un progetto per colletto di Rossini

E di seguito, a random, un po' di istantanee, così, a caso...

Eta e Ribbon (una persona speciale, di cui su questo blog abbiamo già sentito parlare, tanta è la sua epicità)...
Andrea Riboni, un'artista (checchè ne dica lui)...touchè, caro Andrew
Sull'estrema destra, sotto interrogatorio, Riccardo Bonfadini
L'idiota sulla sinistra sono io, la ragazza con il sorriso sofficino sulla destra è Giulia Diletta Grandi, fotografa bravissima
Questo emoticon umano è Eta
Quest'altro emoticon è Federico Fronterrè, co-curatore e possessore della Specie di Spazio
Questa caricatura di essere umano è la mia co-pilota Marina, che ha dato a Riccardo Bonfadini la soddisfazione di vedere maltrattata la sua creazione (ma io lo so che lui è contento così)...
E prima di lasciarvi al video di rigore, in questo che ormai è il post più lungo mai fatto nella storia della Specie di Spazio, volevo ringraziare chi c'è stato, anche dietro le quinte (mica tanto), come Caterina Nasini, detta Ribbon, detta anche Nana Qualunque (da cui ci aspettiamo foto stupende), chi ci ha permesso di realizzare questo evento/incontro/incidente, cioè Elisa Relax Take It Easy Boldori, la nostra vicina di casa Stefania Mattioli (che ormai ci ha adottato), e poi anche Michele Ginevra, che ci vuole taaanto bene, e che lascio per ultimo in modo che debba leggersi tutto il post per arrivare al ringraziamento ufficiale...

Non è finita qui, credo, ma se lo fosse, grazie a tutti e buona visione.
David C. Fragale

martedì 4 ottobre 2011

2 OTTOBRE - FESTA DEL VOLONTARIATO: C'ERAVAMO ANCHE NOI

La Festa del Volontariato Cremonese compie 20 anni. Lo fa nel pieno di una delle crisi più dure mai vissute dall’Italia e dall’Europa, confermando il vasto mondo del volontariato e del no-profit come una delle più preziose risorse per la solidarietà e la coesione sociale. Lo fa in un Paese in cui fare volontariato è sempre più complicato e in cui balzelli, burocrazia e tagli di fondi sempre più pesanti sono riusciti a mettere in seria difficoltà una delle forze che, in tempi di crisi, maggiormente andrebbe sostenuta e valorizzata nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà.

Su queste basi, anche la SPECIE DI SPAZIO ha partecipato al grande incontro cittadino (Cremona, ricordiamolo) che ha visto riuniti circoli, compagnie, associazioni all'ombra del torrazzo o sotto il sole cocente di questi ultimi giorni di un'estate recidiva. Non potevamo mancare, come non abbiamo mancato altre volte a manifestazioni di questo tipo (cliccate qui e qui), essendo pure noi un'associazione culturale no-profit e svolgendo in quello che è il nostro campo specifico, la creatività soprattutto giovanile, un ruolo di volontari militanti (dieci anni che non vedo un soldo facendo quello che faccio, per intenderci). Un ruolo che svolgiamo in modo empatico ed estemporaneo, lontani da questioni opportunistiche, sfruttando il tempo a disposizione per "fabbricare" i nostri eventi all'insegna dei fatti prima che delle parole, lasciando su un pavimento ricoperto di mozziconi di sigaretta le manovre politiche e i ruffianamenti, gli accordi scellerati e le vacue promesse, cercando di mantenere un punto di vista critico, perfino arrabbiato, ma comunque onesto.
Allora ecco che, grazie al Cisvol, al circolo Arci e all'Ufficio Politiche Giovanili, abbiamo avuto un tavolo e tre pannelli, su cui appendere, esporre, raccontare le cose che abbiamo fatto. Sui pannelli opere degli artisti con cui finora abbiamo collaborato - non sto a ripetere i loro nomi, sono su questo blog, basta procedere a ritroso e si trova tutto. Sul tavolo, presentazioni dello Spazio, volantini dei prossimi appuntamenti, pubblicazioni che rischiano di finire al macero (ne riparlerò in futuro), tavole illustrate per raccogliere donazioni. Una lunga giornata, fatta anche di incontri utili, come quei ragazzi che si fermano a chiacchierare con noi e ci rivelano il loro bisogno di un luogo che possa contenere le loro idee. Un luogo che c'è, ripeto sempre, ma che ovviamente non può accontentare tutti, ci vorrebbero più denari e più tempo, e una vita assai più tranquilla. Un luogo che si nutre di noi quanto noi di lui, in cui la differenza tra fruitore ed escluso è dettata solo dalle capacità individuali di ciascuno di capire chi è, cosa vuole e perchè vuole.
L'autunno porta consiglio...
DCF

Vedute su una postazione ancora fortunatamente in ombra.
Miss Juliet, ovvero Giulia Frederica Dardani, che ci ha portato la sua illustrazione per C'ERA UNA VOLTA..., l'evento live in collaborazione con VANITAS' MARKET.
Una mascotte gentilmente offerta da Anna Kodama. Sarebbe un salvadanaio, ma un oggetto che non serve al suo scopo deve avere un'altra funzione. In questo caso, piaceva tanto ai bambini piccoli.
Eta, la signora dei pesci volanti, ci ha dato una mano, sciogliendosi un poco pure lei al sole...grazie mille, amica mia!