giovedì 26 luglio 2012

NESSUN DOVE DAPPERTUTTO: I REPORT VIDEO

Un lungo periodo di iniziative, di fatica e di soddisfazioni, di molte domande e di tante risposte, di incontri proficui e di sfioramenti irripetibili, di incroci strani e di sodalizi armonici, che pone le basi per il futuro, un futuro incerto come quello di tutti quelli che credono in qualcosa di impalpabile e bello e lottano contro le sedie riscaldate dai burocrati senza merito. Non vado oltre, ci sarà tempo per una relazione più dettagliata, un racconto di questi giorni di NO/WHERE NOW/HERE. Ora è tempo di riposarsi un attimo. E forse sognare. Ancora.
DCF

mercoledì 4 luglio 2012

NESSUN DOVE DAPPERTUTTO...


Siamo allo starter. L’ennesimo progetto a cui partecipo, su cui riverso aspettative e conseguenti nervosismi, ansie e simbolismi. NO/WHERE NOW/HERE non è un titolo originale, non vuole neanche esserlo, e quando ci è stato proposto dall’Ufficio Politiche Giovanili di Cremona, ente capofila del progetto (ma chi finanzia sul serio è il dio Cariplo, ricordiamolo), non ho potuto fare a meno di sorridere pensando che saremmo incappati nei suoi omonimi molto presto. E infatti NO/WHERE …. è fenomeno ridondante, da titolazione di un progetto si sposta a fenomeno, quasi una modalità di pensiero, quella del noi siamo qui ma non sappiamo dove,  oppure (non) c’è un luogo e (non) c’è adesso, che noi abbiamo declinato in un sottotitolo personale, ovvero NESSUN DOVE DAPPERTUTTO. Insomma, a metà fra il Nowhere di Neil Gaiman – che ci racconta di un sottomondo non-esistente (attenzione: non ho detto inesistente) ma che è più ricco e più vario della città di sopra – e il Nowhere man dei Beatles, in un melànge di stimoli e sensazioni che ci portano al nostro dunque. NESSUN DOVE DAPPERTUTTO: COLORS apre la nostra serie di iniziative, in cui SPECIE DI SPAZIO esce dal locale in Piazza Roma per colonizzare i giardini della piazza stessa; sarà una festa, in poche parole, un momento di incontro fra artisti o promettenti tali  con il pubblico interessato o promettente tale: un’installazione del bravo Riccardo Bonfadini, leggermente modificata dal sottoscritto, per impossessarsi del luogo, renderlo spazio espositivo, dopodiché estemporanea di illustrazione/pittura/musica/scrittura a oltranza, finché non ci cacciano o ci vogliamo cacciare da soli, per poi concludere allo Spazio e condividere le impressioni (leggasi: mangiare e bere ad libitum…).
 I covoni colorati di Bonfadini, che tanto successo avevano avuto durante un precedente incontro con il nostro Spazio, si muoveranno ipoteticamente per la città, portando colore in alcune piazze di Cremona, e alcuni artisti li accompagneranno, per controllare che tutto si svolga nei limiti della correttezza (dell’opera e della città) e per mostrare ancora una volta il proprio estro, che male non fa. Insomma, una due giorni di creatività che, complice la crisi, il caldo, la vita in sé, non è stato facile mettere in piedi, ma che ormai è pronta per iniziare. Vada come vada.
Così come spero vadano bene anche gli altri due eventi di NESSUN DOVE DAPPERTUTTO, cioè MEDUSA IN TIME e WOODS, dei quali mi riservo di parlare più avanti, ma di cui allego tutte le informazioni fin da subito, nelle locandine in basso, qualora dovessi assentarmi dal blog nei prossimi giorni. In ogni caso, ci si ritrova per il responso. Ciao. DCF

(Nowhere Man, don't worry,
Take your time, don't hurry,
Leave it all till somebody else
lends you a hand!)




 

lunedì 2 luglio 2012

STRD (45° 8' 5.669" N) (10° 1' 24.391" E)

unaespeciedeespacio

Non credo che ci sia un gioco di parole che descriva meglio questo non luogo e i suoi abitanti. Ogni volta che ho avuto l'opportunita' di visitare questo “rabbit hole” mi sono trovata con delle situazioni che hanno stravolto la monotonia e rigidita' dell'ambiente artistico cremonese. Sebbene esistano degli spazi espositivi e gallerie d'arte in citta', dopo averli visitati mi rimane in
bocca questo sapore rassicurante, ma ormai conosciuto, un po' dolciastro e vaniglioso... e non e' che non mi piacia il torrone, lo adoro! Ma a volte ci vuole proprio questo, cambiare gusto, aprire la mente e il cuore, variare un po', avere fiducia nell' incertezza dei giorni.
In questo David e Federico sono esperti, come bravi viaggiatori, avventurosi scopritori di sapori, colori e odori, godono invitando ospiti
sui generis al loro laboratorio alchemico. Grazie a questo Cremona respira dell'aria fresca per qualche giorno. Una specie di spazio non puo essere definito perche non ci sono limiti per questo duo dinamico. Giocano con le nuvole, dipingono le facce di mezza citta' e creano mondi dove il tempo non essiste. Cosa posso dire, solo grazie per credere. Spero presto di aprire una filiale di specie di spazio...laggiu'..oltre una specie di oceano in una specie di paese dove si balla con la morte, si festeggia sempre e non si usa piu' il sombrero (purtroppo).

Rocío Pérez Vallejo
L'opera pittorica di Rocio che ha aperto l'evento STRD (45° 8' 5.669" N) (10° 1' 24.391" E), accanto alla lapide commemorativa di Antonio Stradivari, a Cremona

Gabriel Bolioli, che ha suonato il violino nella processione che ha portato il pubblico dai giardini di Piazza Roma alla Specie di Spazio; accanto a lui, Rocio Perez Vallejo



Rocio spiega il suo lavoro al pubblico convenuto...
Il coro Voz latina canta davanti allo Spazio...davvero inaspettato...
A seguire, il solito video che documenta parte della serata, soprattutto ciò che in foto non si è potuto cogliere, come la performance musicale di Gabriel e poi il fulcro dell'idea di Rocio, la video-installazione dentro la Specie di Spazio, un'opera interattiva, azionata dalla semplice fiammella di una candela...
Grazie Rocio, con te abbiamo lavorato bene. E tanti auguri per la tua specie de espacio, la mia calavera sorride per te.

DCF