Siamo allo starter.
L’ennesimo progetto a cui partecipo, su cui riverso aspettative e conseguenti
nervosismi, ansie e simbolismi. NO/WHERE NOW/HERE non è un titolo originale,
non vuole neanche esserlo, e quando ci è stato proposto dall’Ufficio Politiche
Giovanili di Cremona, ente capofila del progetto (ma chi finanzia sul serio è il dio Cariplo, ricordiamolo), non ho potuto fare a meno di
sorridere pensando che saremmo incappati nei suoi omonimi molto presto. E
infatti NO/WHERE …. è fenomeno ridondante, da titolazione di un progetto si
sposta a fenomeno, quasi una modalità di pensiero, quella del noi siamo qui ma non sappiamo dove, oppure (non)
c’è un luogo e (non) c’è adesso, che noi abbiamo declinato in un
sottotitolo personale, ovvero NESSUN DOVE DAPPERTUTTO. Insomma, a metà fra il Nowhere di Neil Gaiman – che ci racconta
di un sottomondo non-esistente (attenzione: non ho detto inesistente) ma che è più ricco e più vario della città di sopra –
e il Nowhere man dei Beatles, in un
melànge di stimoli e sensazioni che ci portano al nostro dunque. NESSUN DOVE
DAPPERTUTTO: COLORS apre la nostra serie di iniziative, in cui SPECIE DI SPAZIO
esce dal locale in Piazza Roma per colonizzare i giardini della piazza stessa;
sarà una festa, in poche parole, un momento di incontro fra artisti o
promettenti tali con il pubblico
interessato o promettente tale: un’installazione del bravo Riccardo Bonfadini, leggermente
modificata dal sottoscritto, per impossessarsi del luogo, renderlo spazio
espositivo, dopodiché estemporanea di illustrazione/pittura/musica/scrittura a
oltranza, finché non ci cacciano o ci vogliamo cacciare da soli, per poi
concludere allo Spazio e condividere le impressioni (leggasi: mangiare e bere ad libitum…).
I covoni colorati di
Bonfadini, che tanto successo avevano avuto durante un precedente incontro con
il nostro Spazio, si muoveranno ipoteticamente per la città, portando colore in
alcune piazze di Cremona, e alcuni artisti li accompagneranno, per controllare
che tutto si svolga nei limiti della correttezza (dell’opera e della città) e
per mostrare ancora una volta il proprio estro, che male non fa. Insomma, una
due giorni di creatività che, complice la crisi, il caldo, la vita in sé, non è
stato facile mettere in piedi, ma che ormai è pronta per iniziare. Vada come
vada.
Così come spero vadano bene anche gli altri due eventi di
NESSUN DOVE DAPPERTUTTO, cioè MEDUSA IN TIME e WOODS, dei quali mi riservo di
parlare più avanti, ma di cui allego tutte le informazioni fin da subito, nelle
locandine in basso, qualora dovessi assentarmi dal blog nei prossimi giorni. In
ogni caso, ci si ritrova per il responso. Ciao. DCF
(Nowhere Man, don't worry,
Take your time, don't hurry,
Leave it all till somebody else
lends you a hand!)
Take your time, don't hurry,
Leave it all till somebody else
lends you a hand!)
ho pensato che sarebbe buona cosa lavorare in estemporanea.........costruirò un alveare pop ................ mi sentirò un po' Fuco....ma Voi non fateci caso......perchè siamo tutti figli dei Fuchi.........
RispondiEliminaR. Bonfadini
...e siamo fuchi così, coè volevo dire fichi. Grande Riccardo!
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