martedì 28 febbraio 2012

LA STANZA SEGRETA E LE SUE OMBRE

Siamo tutti ragazzi con una passione in comune: l' arte.
Che sia per semplice divertimento, o per sbarcare il lunario,

 è quello che ci piace fare. 
O per lo meno quello che ricerchiamo in ciò 
che ci circonda e in ciò che ricreiamo. 
E' per questo nostro amore verso la creatività 
che abbiamo deciso di esporci, ed esporre le nostre opere. 
Non è la fama che ricerchiamo (se poi arriva, ben venga XD), 
ma la soddisfazione di mostrare al mondo ciò che meglio ci riesce fare:
creare.
(filosofia della STANZA SEGRETA) 
Il 4 marzo sarò a Prato, per conoscere un altro spazio, forse della stessa specie del nostro, anche se non ho mai capito a quale specie apparteniamo; questo spazio è la STANZA SEGRETA (ancora una volta, un nome e un cognome dal significato doppio, triplo, e chi più ne ha più ne metta), e non vedo l'ora di conoscerlo, di indagarlo, viverlo. Da un lato perchè è composto da gente cciovane, da quelli che "si avventano sul piacere", direbbe Honoré de Balzac, che parlano una lingua nuova, maneggiano strumenti nuovi, in un mondo nuovo, fra memi ed emoticons, softwares e plugins, ma con le stesse passioni di sempre, dal disegno alla fotografia, dalla musica alla danza; dall'altro lato sono curioso di investigare il modo in cui questo spazio è vissuto e percepito dai cittadini di Prato, annusare le differenze, ammesso che ci siano, fra quella e la città in cui UNA SPECIE DI SPAZIO lavora. Non voglio dilungarmi, scriverò di più in seguito, se sarà. 
Due parole sull'evento a cui parteciperò assieme a delle vecchie conoscenze della nostra associazione, la solita(mente brava) Eleonora Liparoti, la webfanzinara Greta Xella e colei che mi ha invitato a questa cosa, la nana qualunque Ribbon (co-fondatrice della STANZA SEGRETA). Anzi, le parole le prendo in prestito direttamente dagli organizzatori di OMBRE: "A dare corposità al bianco, è sempre il nero. Su questo concetto si basa la nostra nuova esposizione. La protagonista assoluta sarà l'Ombra: che sia fisica, creata da un contrasto di luci, di pieni e di vuoti, o che sia mentale, ovvero specchio di uno stato psicologico o sociale, è su questa perturbante increspatura della vita che quest'anno si concentreranno le attenzioni dei nostri artisti."
Allettante no? Non vedo l'ora di andarci con la Cura del Bianco, e magari mi porto dietro anche la mia Bakemono...
In ogni caso, per maggiori informazioni, andate su
lastanzadelleartisegrete.blogspot.com
se invece cliccate qui trovate il programma dell'evento espositivo e delle sue perfomances, con tutti i partecipanti e gli appuntamenti.
Ossequi e sussieghi.
Ci si vede in piazza dei macelli, a far macello.
DCF

venerdì 17 febbraio 2012

SENZA PESO, MA CON MUSICA DENTRO

Sono stati giorni nevosi, giorni freddi, e il blizzard ha spazzato via dalle strade gli esseri umani, sicchè dentro il nostro spazio strano, che ormai vive di vita propria, che tutti vogliono definire ma che resta indefinibile, che obbedisce solo alle sue regole, che non lo puoi possedere se non lo sai, se non lo conosci di carne e di spirito, gli avventori sono stati pochi...ma buoni, potremmo dire, insieme ai suoi ospiti (cioè che ospitano): Federico Fronterrè, con i suoi scatti muti e rubati alle celebrità stimate; Stefano Scrima, menestrello timido e irriverente, dalla voce brava; e ovviamente io, che dell'indagine di questo luogo sono il Watson, il biografo, ed è un ruolo sofferto e piaciuto. 
Senza peso come il titolo della piccola grande esposizione? Forse, ma ci sono due pesi e due misure, si dice, e talvolta mica si capisce se sia giusto, quindi meglio l'assenza di peso e di misura, meglio restare a guardare, perchè come ha detto qualcuno, le idee sono a prova di proiettile, solo gli uomini trapassano. 
DCF 


P.S.: ovviamente non poteva mancare il consueto report video, stavolta incentrato sulla performance musicale de LINFANTE, in un bianco e nero che mi sembrava ci stesse bene con le foto di Federico, con il ricordo di quel giorno, e che nobilita delle riprese stavolta molto amatoriali, ma il cui senso si capisce, è quello della testimonianza.
Testimonianza che giunge anche dal blog di Sabina Meschisi, una cara amica, che oltre ad applaudire in modo spassoso, rischiando coraggiosamente di versare vino sul nostro pavimento, ci omaggia con immagini e parole.
SENZA PESO continua, fino a data da definirsi, perciò c'è ancora tempo per venire a trovarci, di combattere i propri limiti e i propri preconcetti. Non siamo più a scuola,lo Spazio non è una tesi di maturità, né siamo precettati dal mondo del lavoro, lo Spazio non è un business, perciò ogni libertà è ancora nostra. Invece di trovare motivo di giudicare,  pensate all'ebbrezza del fatalismo: produce attimi irripetibili.

mercoledì 8 febbraio 2012

SENZA PESO


TOGLIAMOCI UN PESO...


LACURA, il primo evento curato da UNA SPECIE DI SPAZIO per raccogliere donazioni al fine di sostenere l’associazione, si è concluso positivamente e negativamente allo stesso tempo. Negativamente perché le donazioni raccolte non sono state molte, ancora una volta è stato difficile instillare nel pubblico la percezione di crisi che colpisce anche una realtà piccola come la nostra, che non pensa al denaro, non vende arte ma che, come ogni situazione creativa e culturale, necessita di sostegno al pari di tante altre iniziative che operano sul territorio cremonese (e non); positivamente perché ho potuto constatare una partecipazione attiva all’idea performativa, rituale, della “cura del bianco”, che ha permesso a questa piccola esposizione fotografica di ritratti di diventare qualcosa di più: parecchi infatti sono entrati a far parte della mia serie di scatti, alcuni sono venuti apposta per farsi imbiancare il viso e assistere al processo di trasformazione digitale, dimostrando che lo spazio in Piazza Roma 36 a Cremona è un luogo dove si può vivere l’accadimento dell’atto creativo, si può esserne parte. Si consolida anche il rapporto con le scuole, soprattutto con gli studenti del liceo artistico, che ci permette di fare conoscere quello che facciamo laddove ancora non siamo arrivati (fallimento della promozione? pigrizia congenita del cittadino medio? la sterilità intellettuale del moto a luogo che ha ridotto la città a una serie di centri nevralgici della mondanità, distruggendo la capacità di scoprire altri luoghi, altre realtà?). 


UNA SPECIE DI SPAZIO cresce, si alimenta delle esperienze umane che lo popolano, è uno specchio dei bisogni dell’altro, ma che dall’altro sa staccarsi, perché vive di un’identità propria, di concetti personali, rifugge le mode e gli atteggiamenti modaioli. Per questo, dopo una mostra/performance che in realtà è stata un gioco, un gesto necessario per me che ho volentieri condotto questo rito ludico dentro un luogo che da più di un anno ospita pensieri e fatti di vita, è la volta di Federico Fronterrè per mettersi in scena, con le sue foto di concerti, scatti rubati alle performance di cantanti e gruppi famosi e meno famosi, nel tentativo di raccogliere fondi, certo, ma anche di enunciare una passione, sottoponendola alla critica tecnica e di pubblico, ma scrollandosi di dosso il peso di dovere fare arte per forza.
UNA SPECIE DI SPAZIO è luogo di scorie dell’animo, la risultante di un incontro di fattori, che passano dai bisogni, dalle idiosincrasie, dalle speranze di chi lo abita e se ne prende cura, per scontrarsi con la visione, per forza parziale, di chi all’esterno accede al suo interno. Dentro UNA SPECIE DI SPAZIO c’è arte, se si vuole, c’è passione, c’è cultura, c’è ingenuità, c’è il social network e la caverna delle ombre, c’è tutto quello che potrebbe essere e c’è anche la frustrazione dell’impossibile, di sicuro c’è un pezzo di vita dedicata.
SENZA PESO (questo il titolo dell'esposizione, mutuato dai Marlene Kuntz) comincia sabato 11 febbraio alle 18.00, e si protrae per tre settimane. All’inaugurazione ci sarà anche Stefano Scrima (cantante dei Sydrojè, Linfante, Il Re dei Boschi) che aggiunge la voce alle fotografie mute di Federico.
LACURA invece si sposta a Prato, si gemella con un altro spazio, la STANZA SEGRETA, e con il suo evento OMBRE (per info cliccate qui).
 DCF



Alcuni degli artisti ritratti da Federico Fronterrè...gli altri venite a vederli nella Specie di Spazio!

domenica 5 febbraio 2012

PIU' BIANCO

I giornalisti sono tremendi
...

E' ormai prossimo, prossimissimo, l'epilogo de LACURA (in quanto mostra fotografica, perchè l'atto/collezione/gioco/rito non finisce certo qui),  perciò è bello vedere che qualcuno ci sostiene fino all'ultimo, come alcuni giornalisti (che non sono affatto tremendi, al contrario della citazione in testa al post). Grazie anche a Stefania, ormai una "collaboratrice spietata", che ci sostiene con la fermezza del giusto.
L'esito del tutto a brevissimo.
 DCF