mercoledì 23 marzo 2011

"È una specie di andare avanti verso la propria origine" [A. Pazienza]

Come racconta David nel post precedente, ormai è già più che avviata la giostra mentale per il prossimo evento della specie di spazio. Stiamo ragionando, ci stiamo attivando.
E dato che questo giro tocca a me, io mi sto buttando a capofitto nella necessaria quanto dolorosa parte creativa in cui capire cosa esattamente vorrò e potrò fare.
No, non era necessario che fosse dolorosa.
Ma sia io che gli altri prediligiamo quando il duende brucia.
Io, personalmente, diffido dall'iniziare progetti in cui non lo avverto.
Quindi eccoci a bruciare.
Per ora è presto per spiegare cosa e come.
Però potrebbe essere interessante concedere un po' del flusso di pensieri che vado fissando sul mio carnet...



A presto, navigatori fissi e occasionali.
Torno nel sottomarino. Che s'è bucato l'ho già visto: assaporo già un retrogusto acido e intenso...

Eta

martedì 22 marzo 2011

THINK TOWN E UNA SPECIE DI SPAZIO


Il nostro progetto di studio e sperimentazione dello spazio in relazione all'espressività artistica nella città di Cremona ha trovato uno sbocco interessante nella partecipazione e nella risoluzione positiva di THINK TOWN, bando per l'assegnazione di contributi a gruppi ed associazioni giovanili per la realizzazione di progetti innovativi. E' uno sviluppo importante per due motivi perchè, oltre al riconoscimento del lavoro che stiamo svolgendo a Cremona, completamente no-profit, un lavoro che soddisfa prima di tutto noi che viviamo la specie di spazio, ricreandolo ogni volta e investendo in questo tempi e risorse individuali, vediamo garantito un piccolo budget che ci permetterà di curare e realizzare due eventi da qui a giugno. Il profilo resta basso, ma la volontà tanta, e chissà che questo rapporto con il Comune di Cremona non possa continuare in futuro, dato che, per l'appunto, dobbiamo tutti campare e lo spazio in Galleria del Corso 36  non può di certo assorbire tutto il nostro tempo libero e prosciugare i nostri portafogli. 
Altra novità è che diventiamo associazione! Vincolo questo che si è reso necessario nel momento in cui abbiamo passato la selezione, e anche se non siamo ancora  molto sicuri di voler diventare persone giuridiche, io, Federico, Eleonora e Michela probabilmente costituiremo le fondamenta di questo nuovo gruppo. Resta da scoprire se, in base alle nostre distinte personalità e agli obiettivi che ci poniamo in futuro, l'associazione durerà a lungo o se torneremo a essere un gruppo informale spontaneo...ma è un discorso troppo lungo per farlo adesso, e influenzato dall'evolversi degli eventi. Comunque, chi fosse interessato può trovare informazioni sul bando indetto dal Comune di Cremona-Servizio Politiche Giovanili cliccando qui
Chiudo con due disegni di Eleonora Eta Liparoti e Alice Totemica Seghetti, le ragazze che ci accompagneranno da qui a giugno e penseranno la città e lo spazio, e come muoversi fra questi due pericolosi/strani/criptici/amabili cosmi interpretando l'arte ognuna a modo suo, ognuna in modo speciale; due creative molto diverse tra loro ma, come si nota dalle immagini, qualche punto in comune ce l'abbiamo tutti...

David C. Fragale

domenica 13 marzo 2011

LA NOSTRA MASCOTTE

Si chima Nimeisi, come la marca di scarpe, perchè la scatola di quelle scarpe è stato il primo posto in cui io e Anna abbiamo potuto ricoverare questo bengalino femmina (almeno così ci hanno detto, cioè che è un bengalino e che è femmina). E pensare che stavamo per schiacciarlo con la macchina, ma una gran voglia di caffè e un pizzico di soprannaturale ci hanno permesso di salvare il povero uccellino. Nimeisi era malridotta, ma rispondeva bene al bisogno di cibo e di cure. Quando poi gli abbiamo trovato una gabbia (donataci da una vecchia e gentile signora che ci teneva dentro le lumache!), Nimeisi ha dato prova di apprezzare la nuova casa. Non sarà mai più come gli altri uccellini, non dopo aver potuto volare per quanto glielo concedessero le ali atrofizzate, avere visto quanto spazio c'è là fuori, che c'è un mondo oltre le sbarre, ma per un animale cresciuto in cattività quella di tornare alla gabbia è l'unica soluzione. Mi sento simile a questa piccola creatura, viene voglia di capirla e di difenderla. Ora vive nella specie di spazio, che è caldo ed accogliente in ogni ora del giorno e della notte, poi Anna, la nostra signora dei kodama, lo adotterà e lo porterà nella sua casa-atelier (sempre ammesso di non ritrovare i padroni che incautamente l'hanno fatta volare via...).
E' Nimeisi, ed è la nostra mascotte.

David