Federico Fronterrè, co-fondatore della Specie di Spazio, torna alla sua seconda mostra fotografica, stavolta incentrata sui silenziosi paesaggi dell'Islanda. Un viaggio che molti hanno sognato di fare, un viaggio che qualcuno farà, magari sulle note di chi meglio di altri ha saputo portarne alla ribalta le suggestive sponde, parlo del gruppo dei Sigur Rós ovviamente, ma qui non mi spertico in descrizioni, chi deve sapere sa, chi non sa scoprirà.
ORIZZONTALE di Federico sembra un'operazione antitetica rispetto al suo precedente SENZA PESO, in cui si voleva dare, attraverso l'istantanea, il momento catturato dell'assolo, la presenza della musica senza che questa sia percepibile attraverso l'udito, filtrata dal senso della vista. Eppure, in questa sede, il fotografo non ha rinunciato alla componente uditiva, sicchè chi entra nella stanza, in questa specie di spazio, ode il rumore del vento che si infrange sui microfoni della telecamera che rimanda ossessiva le immagini di un paesaggio mutevole, di un viaggio che non si vorrebbe finito, e che infinito è solo nel loop della ripresa dal finestrino di un'auto, racchiuso in uno schermo TV, perchè duri, duri ancora un po'...ancora un po'...
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