La nostra vita è un lavoro complesso su noi stessi, un percorso costante alla scoperta di noi e del modo migliore per vivere con gli altri. Il mondo che ci circonda è li, fermo, immanente, immobile; non è bello, non è brutto, è semplicemente un punto. Una superficie piana su cui proiettiamo i nostri mostri, gli incubi, le miserie, ma anche la meraviglia, l'oro, la bellezza.
Ho quest'immagine ora: una tela sporca di lacrime. Se questa viene mostrata per la necessità di condividere, senza egoismo ma nella speranza che qualcuno guardandola possa esserne commosso ed alleviare anche un po' del suo dolore, allora questa cosa potrebbe essere chiamata arte.
Nonostante sia difficile da definire, ne sono certa: l'arte è salvezza.
Le forme, la musica e la bellezza ci salvano dal vuoto quotidiano e dalla sensazione esasperante del "tutto-senza-un-senso".
Attenzione, siamo noi, creature dotate di un'immensa gamma di emozioni, a dare un senso alle cose, non sono queste ad avere un senso intrinseco. Ciò che ha avuto un senso per noi lo può avere anche per altri, tutto dipende dall'onestà con cui offriamo le nostre creazioni.
Ovviamente è semplice scrivere o parlare di qualcosa. Le cose che ho scritto le penso ma quando davvero bisogna buttarsi in un lavoro arrivano mille mostri ad assalirmi. Ma questo è un'altro discorso...
prove di scena prima della residenza creativa... |
MENSA SULL’ABISSO di Eta
È dura buttarsi in qualcosa che crea dentro di te il contrasto.
Eta mi ha chiesto di partecipare alla performance perchè aveva bisogno del mio contributo, come degli altri che parteciperanno.
Aveva bisogno che compissi il mio ruolo anche lì, per dare forma a ciò che voleva dire.
Ad Eleonora tiro fuori, le faccio vomitare il marcio che ha dentro per mostrarle quanto, in fondo, può essere semplice l'esistenza, se lo vogliamo... Se troviamo il modo di semplificare il pane.
Provare dolore è inevitabile, ma anche necessario.
Eta vuole mostrare quanto sia inevitabile soffrire e far soffrire, anche se non lo vogliamo; in qualche modo provocheremo dolore a chi ci è vicino, e intorno a lei io e le altre ancelle espliciteremo insieme a lei questo messaggio ma, credo, ognuna in modo diverso.
Io, pur nella consapevolezza di quanto siano inevitabili il dolore e il vuoto umano, so fermamente che la natura muore, uccide e decade per dare spazio a qualcos'altro, per fare vivere e sbocciare, perché da una distruzione può nascere la creazione.
Ovviamente durante la performance non potrò esternare completamente questo messaggio, ma cercherò di vivere il mio ruolo, nella ferma consapevolezza di ciò.
Alessia Degani
ma come sei bella nell'ultima foto
RispondiEliminacome siete belle te e michelle
prometto che domani leggo ma er ora son troppo stanca
non vedo l'ora di esserci!
Quella foto lì ha "qualcosa", sì. ;)
RispondiEliminaLeggi quando vuoi, tesoro, sei già troppo troppissimamente troppa così! :D
(Come direbbe DCF)