domenica 19 ottobre 2014

PASTELLI IN ARIA



"Ora ascolta, ascolta, lascia cadere i tuoi dubbi, le tue incertezze,le tue paure, le tue inquietudini, lasciale cadere qui, esattamente qui, nel grande universo, nel profondo universo del tuo pensiero, e quando hai ben elaborato e sei certo che nulla e' rimasto dentro te, affida questo pensiero grande alla leggerezza di un palloncino e fermati a guardare mentre vola sempre più in alto, finché non lo vedi scomparire all'orizzonte. Da lontano senti un rimbombo: il palloncino dei tuoi pensieri si e' trasformato in un meraviglioso fuoco d'artificio. Vedi, ogni pensiero contiene il bello e il brutto, dipende da te. Sposta il tuo punto di vista, rendilo leggero come un palloncino." 


MChacker



È passato ormai del tempo, l'estate si è conclusa per lasciare il passo a un autunno improvviso, che presto si muterà (forse) in gelido inverno. Perciò le immagini del piccolo evento PASTELLI IN ARIA sono un ultimo tentativo di scaldare l'atmosfera, ricordando la gioia dei più piccoli e la capacità dei più grandi che sono convenuti in Piazza Roma a Cremona per celebrare un momento di arte minima, senza la A maiuscola, e forse per questo più apprezzata; un gioco con uno scopo molto importante, quello di lasciare andare lontano pensieri e immagini (che poi è lo stesso), stavolta facendo a meno di un messaggio nella bottiglia e privilegiando un simbolico decollo in cielo attraverso altrettanto prosaici palloncini pieni di elio. Un momento fortemente voluto da Emilio Capelletti, e subito adottato da Sonia Secchi e da me e dalla nostra ectoplasmatica associazione, che ancora non ha (più) una sede ma che riesce ad allegarsi a progetti nati dalla passione e gestiti, se si chiude un occhio su qualche pecca qui e lì, con discreta professionalità. PASTELLI IN ARIA serve a guardare verso l'alto, per una volta, forse per dimenticare quante brutte facce ci sono in giro, forse perché in quei foglietti legati al filo del palloncino c'è attaccata l'ultima speranza di un cambiamento, o forse un ricordo che si preferisce dare via così piuttosto che vederlo schiacciato dai talloni dell'incomprensione. E poi ci sono i sogni dei bambini, che sono ancora tanti, e senza filtri, e l'esondazione creativa degli ultimi anni spesso dimentica questo tipo di spettatore, prediligendo sempre e comunque un adulto che ha dimenticato come trovare cose belle e intelligenti da fare senza lanciarsi nella grande oratoria o adagiarsi nel facile (sì, ho detto facile) salotto intellettuale. Meglio un'idea venuta in un bar a parlare con gli amici (ammissione dello stesso Emilio, che tra l'altro è il maggiore finanziatore dell'idea). PASTELLI IN ARIA come i castelli in aria, dunque, a cui si spera che giungano davvero. E anche se fino ad oggi nessuno ci ha fatto sapere se li ha ritrovati, noi crediamo fiduciosi che siano comunque andati a finire in buone mani, almeno alcuni di essi. 

David Chance Fragale


P.S.: se tutto vi è sembrato un po' retorico me ne assumo pienamente la responsabilità, lasciate in pace i palloncini!

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