No, non si parla della pena del caldo, comunque torrido, comunque snervante, nè dell'ansia che ti prende quando sai di non avere uno straccio di quattrino e sei un over thirty con scarse probabilità di vedere sia la pensione che la vecchiaia stessa. Eppure sì, in questo titolo che "a caso" ci ha offerto una serata di letture del sommo Dino Buzzati, io e Sonia Secchi, promotori dell'evento, abbiamo risposto con il silenzio. Silenzio sulle cose umane e troppo pressanti, ma molto suono, musica, e movimento, e poesia, in quella specie di spazio che è PIKIDI ARTE, di cui ho già parlato qui. Una serata condivisa con l'artista Massimo Geranio e il suo AVENEMOSUM, che a rigore compare nel video che racconta la serata, perchè di sinergia si parla, e di un progetto comune, o meglio di una sperimentazione comune, quella di fare lettura, di leggere, di dire, fra lo studio coreografico e l'estemporaneità totale. In quanti e quali modi può viaggiare un testo nell'ipertesto?
COME LA METTIAMO CON LA PENA ETERNA? BASTA IL SILENZIO.
Sonia Secchi, Tamara Fragale e Loris Lari indagano l'esperimento del reading attraverso i mezzi dell'esibizione multimediale, cercando ritmo e confronto nell'ipnotica messa in scena di una "situazione" dove la figura umana sposa le parole e la melodia. Ogni cosa trae spunto dalla realtà temuta e odiata, ma anche dall'ignoto che ci circonda, ci confonde, ci racconta cose che fatichiamo a comprendere. Ogni cosa è un fatto vero.
Flavio Aster Bissolati "gioca" con il testo, lo reinterpreta, lo pluralizza, lo dissolve, fra recita e manipolazione della voce, citando gli esercizi di stile di Raymond Queneau ma prendendo una strada tutta sua, che ho trovato esilarante.
Sonia Secchi, Tamara Fragale e Loris Lari indagano l'esperimento del reading attraverso i mezzi dell'esibizione multimediale, cercando ritmo e confronto nell'ipnotica messa in scena di una "situazione" dove la figura umana sposa le parole e la melodia. Ogni cosa trae spunto dalla realtà temuta e odiata, ma anche dall'ignoto che ci circonda, ci confonde, ci racconta cose che fatichiamo a comprendere. Ogni cosa è un fatto vero.
Flavio Aster Bissolati "gioca" con il testo, lo reinterpreta, lo pluralizza, lo dissolve, fra recita e manipolazione della voce, citando gli esercizi di stile di Raymond Queneau ma prendendo una strada tutta sua, che ho trovato esilarante.
Io ho rifiutato la lettura estemporanea e mi sono affidato alla preregistrazione e alla stampa fatta in casa, alla voce e alle illustrazioni di amici per raccontare le mie favole - e un grazie particolare va a Massimo Geranio per avere letto il mio Mostro senza nessuna anticipazione di sorta, e narrato così come è stato letto, per la prima volta.
E come questa prima volta, Sonia, Flavio, mia sorella e altri continueremo questa indagine della lettura negli spazi e fra gli spazi, cercando i silenzi che annullano, per un momento, quella pena tanto eterna.David Chance Fragale
Sonia Secchi, con cui ho organizzato la serata contro la pena eterna, e di cui ho curato il trucco (e ne sono assai soddisfatto) |
Flavio Aster Bissolati e il sottoscritto; in questo momento dell'esposizione del suo breve racconto UNGHIE, Flavio sperimentava la lettura con palato ricolmo di marmellata... |
Tamara Fragale, mia sorella, che ha danzato per Massimo Geranio e Sonia Secchi, ma in fondo un pò per tutti... |
Loris Leo Lari ha accompagnato la lettura di Sonia e la danza di Tamara |
Massimo Geranio legge una poesia su un'improbabile sfondo |
Ancora Tamara |
E a seguire il video, un sunto alquanto esaustivo, che dura sedici minuti malgrado abbia dovuto "alleggerirlo" un bel pò, girato da Federico Fronterrè e montato dal sottoscritto nei giorni del caldo torrido. Mi scuso quindi per le inavvertenze tecniche e buona visione!
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