PICCOLI MONDI, sì, ma forse solo perchè piccoli sono i contesti in cui si
esprimono e a cui si rivolgono. Non credo ci sia niente di piccolo nello
sforzo, nell'adesione, nelle speranze di chi, artista o sostenitore,
tecnico o curatore, ha vissuto questa esperienza, culmine di un progetto
che forse è passato troppo inosservato, ovvero NO/WHERE NOW/HERE (e che
la nostra associazione conosce bene, basta cercarne le tracce su questo
blog). Non mi dilungherò in polemiche che nessuno leggerebbe, in una
città troppo abituata a farsi la guerra da sola è molto meglio gettare
un'occhiata a coloro che stanno in trincea, magari anche solo con
l'elmetto calato sulla testa chiedendosi che diavolo succede; inutile
poi accusare chi, solipsisticamente, snobba gli eventi di chi tanto ha
da dire solo perchè si pensa migliore di altri o non si sente in essi
coinvolto (e magari, tecnicamente, dovrebbe). Mi limiterò invece a
complimentarmi con le ragazze che hanno dato vita ai loro "piccoli"
mondi, ovvero, rigorosamente in ordine alfabetico, Alessia Degani,
Franziska Freymadl, Erica Lanzoni, Roberta Sacchi e Giulia Voltini.
Ognuna di esse ha espresso, in un processo che, sottolineiamo, è da
ritenersi un percorso formativo, l'idea di uno spazio condivisibile,
dove il pubblico può interagire con gesti e parole, visioni e
soprattutto aspettative di chi queste strutture (il tanto famoso gazebo,
rivisto ed evoluto) le ha tirate su sotto il sole cocente. Okkei, io
c'ero e ne porto le tracce sulla fronte screpolata, ma sottolineo anche
la presenza di Michele Ginevra, Elisabetta Dilda e Laura Carini, più
qualche amico e collega che, mosso da sincero spirito di partecipazione e
sostegno, ha dato una mano gratuitamente.
Forse
una cosa che l'intensa giornata mi ha insegnato è che, al di fuori
delle etichette, dei fanatismi, delle vanità, delle operazioni politiche
e via dicendo, la professionalità si cela nella capacità di darsi e di
dare senza tanti fronzoli, aiutando per il semplice piacere di farlo e,
nel caso delle ragazze protagoniste dell'evento, regalando una parte di
sè a chi è capace di accettare il dono proteso.
Per
adesso butto qui un pò di fotografie, scattate da me e da Sonia Secchi,
alleata e amica. Ma grazie ad Andrea Riboni e Federico Fronterrè presto
avremo altri scatti e un video che ricordi l'ennesimo tentativo di
raccontare il mistero, fragile come il babau di buzzatiana memoria,
"molto più delicato e tenero di quanto si credesse. Era fatto di
quell'impalpabile sostanza che volgarmente si chiama favola o illusione:
anche se vero. Galoppa, fuggi, galoppa, superstite fantasia. Avido di
sterminarti, il mondo civile ti incalza alle calcagna, mai più ti darà
pace."
DCF
SPAZIO-TEMPO di Erica Lanzoni mi ha coinvolto in più fasi, dato che dietro c'è una personalità complessa e semplice allo stesso tempo, qualunque cosa vogliano dire le due categorie; quindi: sassi, sabbia, foglie, tante foglie, il trucco della donna-albero, la femminilità intrisa di paganesimo. A questo link trovate il video che è parte integrante dell'installazione. |
Onirismo, intimità e blu, tanto blu, per Alessia Degani e il suo SPAZIOBLU; un colore assurto a idea di calma magica, anche e soprattutto da posare sulla pelle. |
Tante altre foto le trovate sulla pagina ufficiale dell'evento, e altre ne inseriremo noi in un post successivo. |
Grazie, meraviglioso post :)
RispondiEliminagrazie davvero.
RispondiEliminagrazie davvero.
RispondiElimina