lunedì 21 maggio 2012

L'INAUGURAZIONE DI ABC TOYS...


"Sono davvero contenta della riuscita di questo evento, perchè non sembra un lavoro scolastico, e non ha nulla da invidiare alle mostre serie (ma poi, ci sono mostre serie? forse ci sono mostre fatte con il cuore, e questo fa la differenza...) Tutto è stato studiato nel dettaglio, dalle basi espositive all'allestimento, e il risultato c'è, e si vede."
Quelle sopra sono le parole di Siria Bertorelli, curatrice assieme a Filippo Lottici del laboratorio prima, dell'allestimento poi, che ha coinvolto i ragazzi del III e del IV anno grafico dello IAL di Cremona (per chi non lo sapesse, lo IAL è un centro di formazione professionale della provincia). Una piccola mostra-installazione per dei ragazzi che hanno lavorato, per quel che ho potuto vedere, seriamente e soprattutto con entusiasmo, per esprimere un'idea efficace e contemporanea. Io vado matto per i designer toys, spesso definiti semplicemente toys, terminologia inglese che include piccoli o grandi personaggi da collezione fabbricati con materiali come vinile, plastica, legno e stoffa, e che dagli anni '90 hanno praticamente conquistato il mondo, inaugurando allo stesso tempo una vera e propria corrente artistica. In questo caso Filippo Lottici ha aiutato i giovani designers nella creazione del personaggio, fino alla forma definitiva poi convertita in un modello digitale tridimensionale, che un'azienda ha "stampato" usando un materiale plastico. Per quanto piccole, le creature sfornate ed esposte nella Specie di Spazio hanno il classico appeal dei pupazzi di cui si parlava prima, riuscendo a non sfigurare affatto nel confronto con i personaggi creati da artisti che lavorano nel settore da molti anni. 






Non meno piacevole lo strano cruciverba di fotografie che addobba le pareti della nostra stanza in Piazza Roma 36: l'ABECEDARIO STRADALE; quattro serie di frames che raccontano la ricerca delle lettere del nostro alfabeto nella città - un compito che qualcuno potrebbe definire semplice e in cui l'immaginazione riveste un ruolo secondario, ma il risultato è impressionante e stimola la fantasia, viene voglia di seguire le orme dei ragazzi e andare a scoprire i luoghi in cui hanno "rinvenuto" la famosa lettera, quando non addirittura inventata di sana pianta attraverso artifici come ombre, incroci di alberi e trovate di questo tipo che ci ricordano come una mente sveglia può tutto.
DCF
























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